lunedì 11 gennaio 2010

neve e lanterne

Sabato 9 e domenica 10 disastrosa uscita in Primiero. Si parte da Udine (io e Speck) sotto una pioggia continua e fastidiosa, che dura fino a metà salita a Passo Cereda, per poi tramutarsi in neve (o meglio: tempesta di neve); vista la situazione il buon Speck (timoroso per la sua salute) decide di non gareggiare, lasciandomi da solo in pista. La gara parte abbastanza bene, ma poi perdo minuti per uscire dal punto 3, in un mare di neve che mi permette di assaporare più volte il piacere della caduta in neve fresca. Ripresa la via (+ o - retta...)il guaio succede all'uscita del punto 7, dove il mio glorioso sci sinistro subisce un trauma indiretto che gli procura una brutta frattura esposta: continuo la gara (un pò a passo spinta, un pò camminando) ma tra il punto 11 e il 12 cado clamorosamente (dopo aver sbagliato strada...)e lo sci esala l'ultimo respiro e sono costretto a raggiungere il traguardo a piedi con lo sci in mano: nessuno mi degna di uno sguardo, nonostante la mia espressione eroica; risultato: in fondo classifica.
Ristorati e riposati, la mattina dopo raggiungiamo (sempre sotto la neve) il lago Calaita; adopero l'altro paio di sci che avevo portato, sciolinati un anno fa, per temperatura tra - 4° e - 7°,con T. attuale a 0°: risultato sci fermi e perdita di concentrazione(!?); il tutto mi permette di partire al volo e di perdere poi 4 minuti abbondanti a cercare la prima lanterna, vagando in mezzo al lago, sotto gli occhi di coloro che partivano dopo di me.... Su di una gara sprint, questo vuol dire avere la certezza di chiudere la classifica, come infatti alla fine avviene, pur percorrendo la restante parte di gara sui tempi di Speck (che stavolta sfida il maltempo e i sicuri rimproverei della mamma). Con il tranquillo ritorno a casa finisce il tutto, ma già medito propositi di vendetta, leccandomi intanto le ferite...

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